I toni freddi sono spesso considerati distanti e austeri, ma se guardati attentamente possono dire ben altro. Tendenzialmente il blu è un colore considerato “di giudizio”, in grado di mescolarsi al contesto in cui è impiegato, disprezzato nell’antichità perché “colore dei barbari” ed accolto, oggi, come colore della luce.
Se per Kandinsky i toni freddi evocano l’idea dell’infinito e della spiritualità, Chagall ne dà un’interpretazione intensa, dove la freddezza apparente è scaldata dal sentimento espresso (ad esempio ne “Gli amanti in blu” del 1914), in un ossimoro artistico di grande effetto.
In fotografia i toni freddi rendono l’atmosfera delicata e di grande fascino, con un impatto visivo che assume una suggestione ancora più intensa attraverso l’utilizzo del teatro di posa esterno o di una location. Il mix tra la luce interna e la luce esterna rende lo scatto capace di trasmettere un forte senso di libertà, per uno sguardo che va oltre.