10 Jul Il Mood nella progettazione d’immagine
Quando siamo chiamati a realizzare un’immagine di prodotto, il primo step è sempre la definizione del mood. È un passaggio che coinvolge tanto la fotografia quanto il render fotorealistico, come abbiamo già chiarito. Proprio attraverso il mood, infatti, assumiamo la direzione creativa del progetto di visual identity, eleggendo un concept che dovrà risultare eloquente e coerente in tutte le sue espressioni.
Per determinare il mood, ossia l’architettura di stati d’animo, riferimenti e suggestioni che l’immagine intende evocare, è innanzi tutto necessario approfondire la conoscenza del prodotto, dell’azienda, del mercato e del target.
Farsi spazio nella mente e nel cuore delle persone
Come deve essere rappresentato e percepito un prodotto per risultare appropriato agli occhi del suo pubblico di riferimento? Meglio puntare i nostri fari sul design o sulla funzionalità? Sul dettaglio o sulla composizione? È preferibile un’ambientazione classica o moderna? Intima o formale?
Ogni scelta che prendiamo si riflette sulla prima sensazione che la fotografia o il render trasmettono, attiva un immaginario. Il valore del mood risiede proprio qui: crea un posizionamento sensoriale nella mente di chi osserva, marcando un confine immediato tra appeal e indifferenza. Ovvero: decreta il successo dell’immagine rispetto all’obiettivo.
Gli ingredienti del mood
Ritorniamo dunque al punto di partenza: il mood giusto è frutto di un mix di esperienza e sensibilità, intuizione e studio. È una fase (pre)produttiva e decisionale la cui chiave è la fame di informazioni: la tendenza estetica del momento, a quale platea è destinato il prodotto, cosa lo distingue dalla concorrenza, su quale canale verrà veicolata l’immagine, qual è il sentiment del pubblico.
Ma cosa muove lo stato d’animo dell’osservatore?
Beh, molte cose: la pertinenza con il contesto, la location, i colori e la luce, gli oggetti e la composizione, l’inquadratura, la presenza o meno dell’elemento umano, e molto altro ancora.
In questo senso, la preparazione di una moodboard di partenza – ossia di una raccolta di ispirazioni fotografiche, di colori e materiali, di texture e riferimenti – può risultare un’operazione molto utile per mantenere salda la direzione creativa del progetto e per condividere con il Cliente le scelte stilistiche che si intende intraprendere.